BRAGOZZO

⇐IMBARCAZIONI

BRAGOZZO1Il bragozzo è la barca più famosa tra le imbarcazioni adriatiche a fondo piatto. A bordo dei bragozzi a vela la marineria di Chioggia solcava l’intero mare Adriatico; da Trieste all’Albania tra i secoli XIX e XX.
Il bragozzo misurava originariamente dai 6 ai 16 metri ed era largo un quarto della sua lunghezza, presentava una poppa squadrata ed una prua bombata con fiancate alte e perpendicolari al fondo nella parte più elevata. La larghezza al galleggiamento era quasi pari a quella fuori tutto: non presentava cioè alcuna appendice sporgente (inutile in una barca da lavoro) e questa caratteristica permetteva al bragozzo di avere una coperta grande e sgombra, utilizzabile per intero dai pescatori nel riordino delle reti e nella cernita del pesce pescato.
BRAGOZZO2Il fondo era piatto per permettere all’imbarcazione di muoversi nelle lagune dai bassi fondali e di approdare nelle coste sabbiose del litorale Adriatico occidentale in caso di improvvise tempeste. Il pescaggio volutamente limitato (appena 40 cm su 10 tonnellate) era controbilanciato dal grande timone lungo più di quattro metri e regolabile in altezza. Questo si immergeva per oltre un metro sotto la superficie dello scafo e fungeva anche da deriva.
L’altezza dello scafo era pari ad un terzo della larghezza; la coperta era interamente pontata con due boccaporti posti a prua e a poppa dell’albero di maestra e due minori a poppa e prua dell’albero di trinchetto. Era armato appunto di questi due alberi, quello di maestra ad un terzo dello scafo e quello di trinchetto a tre quarti partendo dalla poppa ed inclinato in avanti di dieci gradi circa.
Munito di due vele al terzo che rimanevano sempre alla sinistra degli alberi in modo da consentire massima libertà alle manovre di pesca sul lato destro, si presentava in generale con un aspetto possente, tarchiato ma non privo di bellezza. Non è semplice determinare con certezza la nascita di tale imbarcazione, ma la sua più antica citazione risale al 1559: l’origine è però sicuramente chioggiotta. La sua relativa semplicità di costruzione e la sua adattabilità a molteplici condizioni di pesca ne fecero l’imbarcazione più diffusa nell’alto Adriatico per quasi due secoli.
BRAGOZZZO3Fu proprio il bragozzo di Chioggia che soppiantò le precedenti imbarcazioni nella pesca di mare. Di dimensioni minori ed inizialmente utilizzato per la pesca lagunare, il bragozzo, opportunamente adattato per l’altura, permetteva ai pescatori maggiori guadagni poiché necessitava di minori spese e di minor personale di bordo. Fu sostanzialmente questo il motivo che fece del bragozzo di Chioggia la barca da pesca per eccellenza, adatta, con opportune variazioni del tonnellaggio, alla pesca di laguna, di costa e d’altura.
Nonostante l’uso prettamente lavorativo, il bragozzo era una imbarcazione molto pittoresca per le decorazioni che ne ornavano lo scafo e per le vele colorate che ogni famiglia personalizzava. I bragozzi infatti risultavano adorni a prua di figure alate o di oggetti sacri e sulle impavesate di fregi. Lo scopo di queste immagini era quello di accattivarsi la protezione dei singoli santi, del patrono della città o della Madonna. Con l’avvento del motore applicato alle barche da pesca il bragozzo mutò sostanzialmente la sua fisionomia perdendo progressivamente l’alberatura e aumentando le proprie dimensioni, fino a cedere il passo, dopo la seconda guerra mondiale, ai moderni motopescherecci.

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